Mal di schiena cronico: cause, rimedi e a chi rivolgersi
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Mal di schiena cronico

Il mal di schiena (o lombalgia) è definito cronico quando il dolore persiste per più di tre mesi. 

Il mal di schiena cronico può avere un effetto debilitante sulla vita dei pazienti, con conseguente disabilità e riduzione della loro capacità di svolgere le attività della vita quotidiana. Si differenzia dalla lombalgia acuta che è un dolore che persiste per meno di 6 settimane e dalla lombalgia subacuta che è compresa tra 6 settimane e 3 mesi. Il 40% dei pazienti con lombalgia acuta ha un rischio elevato di sviluppare lombalgia cronica.

Il mal di schiena viene ulteriormente classificato in mal di schiena specifico o non specifico. Il mal di schiena non specifico viene diagnosticato quando il dolore lombare ha una causa sconosciuta e il mal di schiena specifico si riferisce a una causa specifica del dolore, ad esempio un’infezione o una frattura o un’ernia del disco. La lombalgia aspecifica è il tipo più comune di mal di schiena che si verifica e rappresenta l’85% di tutti i casi di mal di schiena.

Mal di schiena cronico – sintomi

  • Dolore lombare, che può peggiorare:
    • piegandosi o estendendo la colonna, 
    • camminando, o stando fermi in una posizione a lungo
    • rialzandosi dalla posizione seduta
    • ruotando da un lato 
  • Dolore che si irradia al gluteo, ad una o entrambe le gambe
  • Rigidità 

In base al coinvolgimento della componente nervosa, ci possono essere sintomi quali bruciore, sensazione di scossa, formicolio, debolezza muscolare, ipoestesia o disestesia, allodinia, iperalgesia. 

Mal di schiena cronico – cause

I sintomi del mal di schiena cronico possono essere causati da affezioni alle radici nervose, muscoli, strutture fasciali, ossa, articolazioni, dischi intervertebrali e organi all’interno della cavità addominale. Infatti potrebbe essere causato da fratture, infezioni, tumori, patologie reumatologiche quali la spondilite anchilosante, spondilolistesi e patologie viscerali. Se la causa non è riconducibile a queste patologie elencate, potrebbe trattarsi di mal di schiena cronico aspecifico. 

Mal di schiena cronico – diagnosi

La valutazione diagnostica dei pazienti con LBP può essere molto impegnativa e richiede decisioni cliniche complesse. Tuttavia, l’identificazione della causa del dolore è di fondamentale importanza nel determinare l’approccio terapeutico. Inoltre, durante la valutazione clinica, un clinico deve considerare che il mal di schiena cronico può anche essere influenzato da fattori psicologici, come stress, depressione e/o ansia, ma anche da sedentarietà, obesità, scarsa qualità del sonno, paura del movimento e fumo. Per giungere a una diagnosi precisa, in anamnesi bisogna idagare anche l’esposizione all’uso di sostanze, informazioni dettagliate sulle comorbidità, sul lavoro, sulle abitudini e i fattori psicosociali. 

Mal di schiena cronico – imaging 

L’informazione clinica è l’elemento che guida l’impressione iniziale, mentre le risonanze magnetiche dovrebbero essere prese in considerazione solo in presenza di elementi clinici non definitivamente chiari o in presenza di deficit neurologici o altre condizioni mediche. La raccomandazione dell’American College of Radiology è di non eseguire l’imaging entro le prime 6 settimane a meno che non ci siano red flags, cheincludono traumi recenti, per i quali potrebbero essere necessari interventi chirurgici) o traumi più lievi in ​​soggetti di età superiore a 50 anni, perdita di peso o febbre senza causa nota, precedente diagnosi di cancro, uso di droghe per via endovenosa, uso prolungato di corticosteroidi o osteoporosi, età superiore a 70 anni, malattia neurologica focale, deficit con sintomi progressivi o invalidanti. I reperti di imaging sono debolmente correlati ai sintomi. In uno studio trasversale su persone asintomatiche di età pari o superiore a 60 anni, il 36% aveva un’ernia del disco, il 21% aveva una stenosi spinale e oltre il 90% aveva un disco degenerato o sporgente.

Le più recenti linee guida per i clinici suggeriscono che, di fronte a pazienti con LBP, il clinico dovrebbe sottoporsi a un’attenta diagnosi dei meccanismi che sostengono il dolore acuto e/o cronico. Il trattamento deve essere indirizzato specificamente a questi meccanismi. In questo modo potremmo evitare l’errore comune di formulare la diagnosi di “semplice lombalgia”, con conseguente trattamento improprio di una definizione e non di una malattia complessa. Poiché il LBP cronico potrebbe avere più generatori di dolore simultanei, è necessaria una diagnosi multidisciplinare e un trattamento multimodale.

Mal di schiena cronico – rimedi

L’attività fisica aumenta il flusso sanguigno che è importante per il processo di guarigione dei tessuti molli della schiena. Svolgere attività fisiche ed essere fisicamente attivi, attraverso le attività della vita quotidiana, è stato evidenziato come fattore importante nell’aiutare il recupero di pazienti acuti e cronici. 

La differenza tra attività fisica ed esercizio è che l’esercizio è pianificato e strutturato, il che comporta l’interruzione dell’omeostasi mediante attività muscolare concentrica, eccentrica e isometrica e comporta movimenti ripetitivi. L’attività fisica non è strutturata e include qualsiasi movimento che implichi la contrazione dei muscoli scheletrici che richieda un dispendio energetico caratterizzato da attività della vita quotidiana come camminare e lavori domestici.

Si raccomanda ai pazienti con mal di schiena cronico di rimanere fisicamente attivi, poiché lunghi periodi di inattività influiranno negativamente sul recupero.  

Sono consigliati: esercizio aerobico di intensità da bassa a moderata, esercizio aerobico ad alta intensità. Si può utilizzare la terapia manuale, ma all’interno di una serie di trattamenti che includano l’esercizio terapeutico; saranno utili gli esercizi di coordinazione, rinforzo e resistenza del tronco, esercizi di neurodinamica e di deambulazione, soprattutto nei pazienti anziani; programmi di esercizio per migliorare la flessibilità.

Potrebbe essere utile, in alcuni pazienti con mal di schiena cronico che hanno una sfera psicosociale compromessa e coping passivo, l’approccio cognitivo comportamentale, insieme all’esercizio terapeutico. 

In alcuni casi può essere utile la terapia del dolore

Mal di schiena cronico – a chi rivolgersi?

Per il mal di schiena cronico è utile rivolgersi a professionisti del settore riabilitativo quali ortopedici, fisiatri, fisioterapisti, osteopati. È importante la valutazione iniziale del singolo paziente per individuare i fattori di rischio, l’eziologia, i fattori prognostici e il trattamento adeguato attraverso anamnesi ed esame obiettivo. 

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Bibliografia 

  1. George SZ, Fritz JM, Silfies SP, Schneider MJ, Beneciuk JM, Lentz TA, Gilliam JR, Hendren S, Norman KS. Interventions for the Management of Acute and Chronic Low Back Pain: Revision 2021. J Orthop Sports Phys Ther. 2021 Nov;51(11):CPG1-CPG60. doi: 10.2519/jospt.2021.0304. PMID: 34719942.
  2. Allegri M, Montella S, Salici F, Valente A, Marchesini M, Compagnone C, Baciarello M, Manferdini ME, Fanelli G. Mechanisms of low back pain: a guide for diagnosis and therapy. F1000Res. 2016 Jun 28;5:F1000 Faculty Rev-1530. doi: 10.12688/f1000research.8105.2. PMID: 27408698; PMCID: PMC4926733.
Alessandra Intorre

Alessandra Intorre

Fisioterapista laureata presso il Campus Biomedico di Roma nel 2021.
Studentessa del Master in Fisioterapia Muscolescheletrica e Reumatologica di Tor Vergata.